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8 dicembre 2014

Palestinians ruled by secret regulations even the army can’t explain

Ottima informazione, illuminante il caos legalizzato che regola (?) le azioni di potere nei rapporti sociali. C'è sempre qualcosa di nuovo da imparare! Leggi qui.

22 novembre 2014

Final round: Netanyahu vs. Mohammed (vers. leggibile)

Ennesima durissima critica al governo di Israele e alla mentalità "terroristica" da esso generata nella società israeliana. Osservazioni lucide e ben ordinate che chiariscono non poco alcuni orrendi aspetti dell'andazzo politico e sociale a Gerusalemme. Da leggere e da non dimenticare!

31 ottobre 2014

Choke points: how Israel’s occupation strangles Palestinian life

Un ottimo saggio sullo strangolamento economico - su base strategica - operato da Israele, e sull'autostrangolamento operato dall'Autorità Palestinese. Il tutto con l'aiuto di US e EU. Da leggere, per conoscere (e prendere coscienza di) un aspetto in qualche modo da noi ignorato.

29 agosto 2014

Liberal Zionism: It can't be dead because it never existed

Un altro intelligente (quanto amaro e duro) contributo per comprendere l'identità o la non identità dello Stato di Israele. Clicca qui per leggere.

Netanyahu’s horizon after Protective Edge

Il titolo dell'Editoriale di Haaretz di oggi introduce molto bene alla messa a punto dello scenario politico che si apre in Israele, accanto alla severa critica della (non?) politica del Primo Ministro. Leggi qui.

1 agosto 2014

Gli strani silenzi di un papa tanto loquace

Questi silenzi, oltre ad essere effettivamenti strani, da tempo mi suonano anche fortemente inquietanti. Tra le tante domande che mi sorgono: c'è forse sotto una scelta politica? Se sì, qualcuno potrebbe illustrarla? Saperlo non farebbe del bene a tutti? Sono domande di uno che non vive nel fresco dell'Alaska. Dal blog del vaticanista Sandro Magister (che non è né uno sprovveduto né un fanfarone).

30 luglio 2014

Che cosa sono i tunnel di Gaza e perché Israele vuole distruggerli

Vale la pena di averne un idea, seppure sommaria. Sono informazioni che provocano pensieri inquietanti, come se altri non bastassero... Leggi qui.

“La disfatta morale di Israele ci perseguiterà per anni” - Israel's moral defeat will haunt us for years

Amira Hass: una donna libera, una giornalista coraggiosa. Israeliana di Gerusalemme, da anni vive a Ramallah, da dove racconta e commenta il conflitto israelo-palestinese. Quanto scrive qui riecheggia il pensiero di tanti (ma troppo pochi) altri israeliani che "ancora conservano uno spirito umano" [Meir M.]. Leggi qui il testo in traduzione italiana. English text here from Haaretz.

28 luglio 2014

Israele: quando un Paese lotta per le guerre perdute ieri

L'amico e fratello Meir Margalit, con la sua solita chiarezza e in poche righe, ci mostra l'assurdo politico dell'attuale guerra a Gaza, la quarta negli ultimi sei anni. Come si diceva un tempo: contra factum non valet argumentum... A fine pagina ho aggiunto i risultati di un sondaggio popolare su un ipotetico cessate-il-fuoco. Qui il testo in pfd.

Why the EU needs to rein in Israel’s settlement policy

Come si evince dal titolo, l'articolo precisa a) lo stato e le conseguenze della politica di occupazione nei Territori da parte israeliana, e b) l'insufficiente e latitante politica europea in merito. L'articolo è a firma di Nurit Peled-Elhanan, ebrea di Gerusalemme, professore presso la Hebrew University e vincitrice del Premio Sakharov nel 2001. Qui il testo.

26 giugno 2014

Peace in the Mideast? I’m not interested

"Peaceniks are perceived as “those who care more for the Arabs/gays/cats than they do for the Jews.” Such a person’s remarks sound alienated, devoid of solidarity and empathy."
Il paragrafo, letto fuori dal suo contesto, suona polemico e/o provocatorio. E' in realtà una constatazione amara all'interno di un'utile analisi della orrenda situazione socio-politica nella quale Israele è immersa e avvoltolata in se stessa. Merita di essere letta con attenzione!

23 giugno 2014

13 Lessons from Pope-Peres-Palestinian-Peace-Prayer

"My own lessons are more in line with the emphasis on prayer than with political interests", a seguito della "Invocazione per la pace" avvenuta nei Giardini Vaticani l'8 giugno scorso (giorno di Pentecoste...).

Coerentemente con il principio enunciato, Rabbi Alon Goshen-Gottstein avvia una lunga e profonda (e ammirevole) riflessione, da leggere come una felice provocazione.